Sessantacinque anni prima di Papa Leone XIII, il 30 dicembre 1819, la beata mistica tedesca Anna Caterina Emmerick (1774 – 1824) vide in una visione la stessa battaglia spirituale e infine la vittoria della Chiesa. Anche a lei Dio mostrò come la Chiesa sarebbe stata salvata da tremende tribolazioni attraverso l’aiuto particolare dell’Arcangelo Michele.
Che questa visione sia per noi tutti un forte incoraggiamento quando, davanti ai nostri occhi,
abbiamo presenti tutte le difficoltà del mondo e della Chiesa, per le quali umanamente sembra
non esserci soluzione.
“Di nuovo vidi San Pietro con l’alta cupola. San Michele stava su di essa con una veste luminosa di rosso sangue e con una grande bandiera da guerra in mano. In terra si svolgevano
tanti combattimenti. Verdi e blu lottavano contro bianchi (cristiani) e questi bianchi, che avevano al di sopra di essi una spada rossa di fuoco, sembravano soccombere… La Chiesa era
di color rosso sangue come l’angelo e qualcuno mi disse: ‘Ella viene lavata nel sangue’.
Più durava il combattimento, più scompariva il colore del sangue dalla Chiesa che diventava
sempre più trasparente. L’Arcangelo Michele però scese e si unì ai bianchi… Essi furono
dotati di meraviglioso coraggio e non ne sapevano il motivo. Michele percuoteva i nemici
e quelli scappavano in tutte le direzioni. Durante il combattimento in continuazione alcuni
gruppi dei nemici passavano dall’altra parte, e una volta fu addirittura una moltitudine. Sopra
la lotta apparivano anche schiere di santi…
Quando l’angelo fu sceso dal tetto della basilica, vidi lì una grande croce luminosa con il
Salvatore. Dalle sue ferite si diffondevano fasci di luce sul mondo… I raggi dal costato sgorgavano
in un torrente ricco e largo sulla Chiesa che si trovava sotto e con essi la illuminava.
Vidi anche sospeso in cielo un cuore rosso, luminoso, dal quale un fascio di raggi bianchi
andava verso il costato e un altro fascio si riversava sulla Chiesa e su molte regioni. Mi fu
detto che quello era il Cuore di Maria.
Quando in terra il combattimento finì, la Chiesa e l’angelo che ora scompariva, erano diventati
bianchi e luminosi. La croce sparì e al suo posto sulla Chiesa stava una donna, alta e splendente
che stendeva il suo manto dorato e luminoso su di essa. Sotto la Chiesa gli uomini si
umiliavano a vicenda e si riconciliavano. Vescovi e pastori si incontravano e si scambiavano
i loro libri. Le sette riconoscevano la Chiesa per via della vittoria meravigliosa e della luce
della rivelazione che avevano visto su se stesse… Sentivo uno splendore e una vita soprannaturale
nella natura e una santa commozione in tutti gli uomini; la vicinanza del regno di Dio”.
Quindi la beata comprese una cosa molto consolante: “Vedevo che questo regno si avvicinava
per la brama di molti cristiani umili, fedeli e devoti. Poi ho ricevuto la bella certezza: Maria
è la Chiesa e la Chiesa è nostra madre. Dio è nostro padre e Gesù è nostro fratello. Superato
il combattimento, vedevo ora la Chiesa luminosa come il sole, in una grande festa”.
Questi molti cristiani, umili, fedeli e devoti siete anche voi, cari lettori. Abbiamo fiducia e
aiutiamoci a vicenda a rimanere fedeli!
Fonti: Ildebrando A. Santangelo, “L’ultima battaglia”, Adrano/Catania;
Gabriele Amorth, “Un esorcista racconta”, presentazione di P. Candido Amantini, Roma 1991;
Anna Caterina Emmerick, Visionen, Pattloch Verlag 1972.